Operava tra le 17.30 e le 20 la banda dello spritz, dedita ai furti in appartamento, sgominata dai carabinieri di Trento e Vezzano dopo 5 mesi di indagini. Il sodalizio criminale, composto da 4 albanesi, tra cui una donna, di età compresa tra i 23 e i 30 anni, agiva nell’orario dell’aperitivo, approfittando dell’assenza dei proprietari di casa, a quell’ora ancora a lavoro o impegnati tra commisioni e svago. Da ottobre 2014 a marzo 2015 la banda ha messo a segno 25 colpi tra il Trentino, Brescia, Verona e Pordenone, 21 nella sola provincia di Trento, ma non si eclude che il numero dei furti possa essere anche il doppio. Tra gioielli, denaro contante, tv e computer, i quattro sono riusciti a mettere le mani su un bottino da 70mila euro. La banda, che viveva in centro storico a Trento in un appartamento in affitto grazie ad un prestanome, è stata fermata per un controllo a Vezzano, uno si è subito dato alla fuga, gli altri tre avevano con sé arnesi atti allo scasso, dal piede di porco ad una mola a disco. Da lì sono partite le indagini. La donna, Enkelada Ndreca, si trova ora agli arresti domiciliari a Sesto Fiorentino, i tre complici, tutti clandestini, sono invece latitanti. Il leader, Elvin Danaj, fu anche accoltellato a Trento da alcuni rivali, per circa 7 mesi fu esonerato dallo svaligiare appartamenti. In un caso la banda ha preso di mira anche un bar a Pordenone, da dove furono sottratte sei slot machine. Tra la merce rubata, anche un costoso telefono cellulare e dei profumi, che uno dei ladri, fidanzato con la donna, le offriva dopo i colpi.
Ascoltiamo il capitano Paolo Iacopini: