MILANO, CGIL “PREOCCUPANO EMERGENZA CASA, DAZI E CALO BREVETTI”

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MILANO (ITALPRESS) – “Milano è sempre stata guardata da fuori come gli Stati Uniti d’America, cioè la terra in cui poter realizzare il proprio sogno, in cui poter cambiare la propria vita, in cui poter crescere, in cui poter vedersi riconosciuta la propria professionalità. Io ho l’impressione che nei tempi recenti tempi questa cosa stia cambiando”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil milanese, Luca Stanzione, intervistato dall’Agenzia di stampa Italpress. “Abbiamo settori molto importanti dell’economia milanese, a partire dalla metalmeccanica che stanno subendo una una crisi molto importante e molto preoccupante. I dati sulla cassa integrazione dell’ultimo trimestre sono a dirci che c’è una crisi del settore manifatturiero molto forte. Ma il settore manifatturiero a Milano è contraddistinto da una forte relazione con il sistema universitario, con le intelligenze della città, con la creatività della città – aggiunge -. Noi non produciamo tondini, noi produciamo piccola componentistica di eccellenza per l’industria statunitense, per l’industria tedesca. Quando la Germania va in recessione, retrocediamo noi e quando vengono annunciati i dazi, vuol dire mettere in crisi il 10% del fatturato dell’export milanese. E questo è fonte di preoccupazione”. “Guardiamo ai brevetti – dice ancora il numero uno della Camera del Lavoro di Milano -: negli ultimi 2 anni noi abbiamo una caduta dei brevetti depositati nell’area metropolitana di Milano. Vuol dire che la città considerata capitale dell’invenzione sta perdendo questo primato a favore di altri settori come quello per esempio del turismo che però è contraddistinto da essere un turismo i cui investitori sono capitali esteri, sono fondi di investimento estero che estraggono valore e lasciano sul territorio un lavoro di minore qualità”. Secondo Stanzione “oggi la casa è sicuramente un’emergenza a Milano. Noi abbiamo fatto una proposta molto concreta per fare come Vienna, e sviluppare anche noi un sistema di alloggi a proprietà indivisa a canone calmierato. E questo darebbe una possibilità a intere generazioni di poter accedere alla casa senza dover lasciare fino al 50% del proprio stipendio per pagarsi un affitto o pagarsi un mutuo. Questa è una modalità molto concreta per rispondere alla crisi dei salari che pure nelle aree metropolitane c’è c’è una crisi dei salari importante con un’inflazione nelle aree metropolitane molto al di sopra rispetto alla media nazionale”. “A me piacerebbe che entro la fine di questa amministrazione riuscissimo a dar vita a quel piano casa che l’amministrazione ha promesso, ma che fosse sostenuto anche da un fondo di garanzia che sviluppi ulteriormente la proprietà indivisa a canone calmierato – dice ancora Stanzione -. Questo sarebbe un obiettivo raggiungibile, una politica pubblica che non vedrebbe l’utilizzo di risorse pubbliche. Non è una spesa quello che noi proponiamo, ma al contrario un modo in cui l’amministrazione pubblica può vedere riconosciuto un ruolo e anche in cui il pubblico può aumentare il valore del del suo patrimonio. E questo sarebbe totalmente anticiclico rispetto alle scelte politiche che noi abbiamo vissuto negli ultimi negli ultimi decenni”. “Penso che Milano sia la città della conoscenza, ma non sa ancora di esserlo. E’ una città che attrae più studenti in rapporto alla popolazione rispetto a Boston e pochi ci accorgiamo del fatto che qui ci sono nove poli universitari. In realtà questa è una città che fa tanta cultura, fa tanta produzione culturale, che ha dei centri di produzione televisiva molto importanti, ha la più grande multinazionale della cultura musicale al mondo, il Teatro alla Scala. Tutto questo è un sistema che attrae i giovani, ma è anche un sistema che spesso non riesce a trattenere i giovani. Bisogna guardare a questo mondo con occhi, nuovi, con una lente più ampia” dice ancora il segretario generale della Cgil di Milano, Luca Stanzione. “Bisogna disegnare il piano di governo del territorio sapendo che ci sarà bisogno di studentati che possano rendere possibile un alloggio dignitoso a Milano” aggiunge. Infine, a proposito delle Olimpiadi di Milano-Cortina, Stanzione commenta: “Eventi come questo portano con loro il rischio dello sfruttamento del lavoro. Ed è per questo che noi ormai da mesi stiamo discutendo con Comune di Milano e la Fondazione Milano Cortina un protocollo specifico che stiamo costruendo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori con le categorie interessate. Penso al commercio, penso ai lavoratori dell’edilizia. E stiamo andando quindi nella direzione di tutelare le lavoratrici e lavoratori e questa è una caratteristica di Milano”. “Milano durante Expo ha fatto protocolli importanti che per esempio, ci ha consentito di avere zero morti sul lavoro. Noi dobbiamo replicare questa questa grande sfida. Penso anche che Milano Cortina 2026 sia sfidante per Milano perchè la città non si percepisce chiusa dentro le sue mura, ma come una città aperta, capace di relazionarsi con territori anche lontani e fare sistema con i territori che ha intorno. Certo, Milano Cortina 2026 sarà l’occasione per avere un ammodernamento delle infrastrutture” ha concluso.(ITALPRESS).

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12 Giugno 2025


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