E’ stata scarcerata e posta agli arresti domiciliari la donna, residente a Laghetti di Egna, finita in manette martedì insieme al marito, nell’ambito dell’operazione Folgore-Blizzard della Dda di Catanzaro e coordinata dalla Procura di Trento. Per gli inquirenti l’uomo, 44 anni, avrebbe fatto da “collante” per gli interessi della ‘ndrina di Isola di Capo Rizzuto (il comune nel crotonese del quale è originario), delocalizzati in diverse aree del nord Italia. All’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari (gip) di Catanzaro, in videocollegamento dal carcere di Trento, entrambi si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. Oggi, il gip ha accolto l’istanza dell’avvocato difensore, Nicola Nettis, per la donna: “Non sussistevano le esigenze cautelari di eccezionale gravità che giustificano la detenzione in carcere di una donna con un figlio di età inferiore ai 6 anni”, spiega.