Giudiziaria

MORTE SOSPETTA IN CASA, PROCURA DI TRENTO ATTENDE RISCONTRI

In corso i rilievi del Ris su alcuni oggetti sequestrati

Foto: Ansa

Rimangono ancora un mistero le cause della morte di Alessio Pedrotti, l’artigiano trentino di 50 anni trovato ferito e privo di conoscenza da un figlio nella propria abitazione lo scorso 15 dicembre e deceduto pochi giorni dopo all’ospedale Santa Chiara di Trento. La Procura di Trento, che nei giorni successivi al decesso ha aperto un fascicolo per omicidio, sta attendendo i rilievi dei carabinieri del Ris sugli oggetti sequestrati all’interno dell’abitazione dell’uomo, che potrebbero essere la causa delle ferite rinvenute sul suo corpo.
Per il momento gli inquirenti non escludono alcuna pista, compresa quella dell’incidente domestico. Dopo essere stato soccorso, il 50enne era stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Trento, dove è deceduto cinque giorni dopo i fatti, il 20 dicembre 2024. In questo breve lasso di tempo, non aveva mai ripreso conoscenza. L’autopsia disposta dalla Procura ha chiarito che, malgrado vi fossero dei lividi dovuti a una possibile caduta, le cause della morte sono ascrivibili alle ferite presenti su un braccio.
Appassionato ed esperto rocciatore, l’artigiano è stato rinvenuto vicino ad alcune attrezzature da arrampicata, che sono tuttavia risultate prive di tracce di sangue. L’abitazioni è stata trovata in ordine e senza segni di scasso o di colluttazione e, dai primi riscontri, sembrerebbe che Pedrotti fosse solo al momento del ferimento.
L’ipotesi di un tragico incidente non è ancora esclusa dagli inquirenti, ma non si è riusciti a identificare un oggetto compatibile con le ferite rinvenute sul corpo del 50enne

18 Febbraio 2025


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