Ma il fatto di essere, per la prima volta, qualificati tra le prime 10 federazioni al mondo, avere 5 atleti (2 uomini e 3 donne) qualificati per i Giochi e soprattutto giocare da protagonisti sia stato l’elemento di crescita che poi ha sancito la vittoria europea nella staffetta e i vari successi nella Coppa del Mondo e a livello europeo. Ma soprattutto ha sancito la consapevolezza di una crescita un settore che adesso non ha buchi e non ha falle.
Dai giovani sino agli élite abbiamo tutte le generazioni che stanno crescendo assieme ed era l’obiettivo principale che ci eravamo posti”.
Giubilei è stato rieletto presidente lo scorso 31 di agosto: “E’ sempre una condizione di grande soddisfazione quando l’Assemblea tributa il riconoscimento di un lavoro, noi ci siamo sempre contraddistinti per un lavoro di squadra. Questa è la cifra del nostro lavoro e su questa abbiamo costruito ancora una volta un’assemblea che chi ha dato un ritorno assolutamente positivo”.
L’Italia continua ad organizzare diversi eventi anche e soprattutto a livello internazionale: “L’Italia è uno dei punti di riferimento al mondo per la realizzazione degli eventi sportivi internazionali di qualità – ha spiegato Giubilei – Le nostre location bellissime lavorano nell’ottica del turismo sportivo, ma anche per la qualità degli eventi agonistici. Abbiamo organizzato, a Cagliari, l’ultima gara che assegnava i punti di qualificazione olimpica poi la Coppa del Mondo di Roma, la Coppa del Paratriathlon a Taranto e ancora prima, a Pragelato, il campionato del mondo di Winter Triathlon. Sulla base di questo c’è stata riconosciuta una grande capacità organizzativa, ma anche una centralità e questo era un obiettivo che ci siamo prefissati dall’inizio, cioè attribuire al triathlon il peso specifico che deve avere sul panorama sportivo italiano ed internazionale”, ha concluso.
gm/mrv