LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Ci sono partite che la tua storia la fanno diventare piccola o grande, è da questa sfida qui che poi si possono avere dei risultati importanti: abbiamo fatto delle scelte perchè siamo convinti di avere a che fare con calciatori forti, ho visto la loro voglia di partecipare e di esserci, questa loro disponibilità, questa loro voglia poi va a tradursi nell’essere disponibili a giocare queste sfide”. Così il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, alla vigilia del match contro la Croazia, in programma alla Red Bull Arena di Lipsia. “Per quello che ho visto, ho notato comportamenti che mi piacciono, è chiaro che la partita dell’altra sera non mi è piaciuta – ha proseguito – ne abbiamo parlato, abbiamo fatto un passo indietro di quello che si era visto nelle ultime partite. Il livello è sempre altissimo, qualsiasi nazionale ha la possibilità di mettere insieme 20 giocatori che sanno leggere la partita, che hanno esperienze importanti, io mi aspetto di vedere che la partita con la Spagna ci ha insegnato alcune cose”. Spalletti non si sbilancia sulla formazione, ma fa ben comprendere come abbia le idee chiare sulle modifiche da apportare alla squadra: “E’ chiaro che l’idea di cambiare qualcosa c’è dopo una partita così, forse ho sbagliato io a non cambiare prima, vista quella che è stata poi la prestazione, ma sembrava talmente bella (quella con l’Albania, ndr) che ho ritenuto un azzardo metterci mano. Sicuramente qualcosa si cambierà”. Gli azzurri recuperano Dimarco, ma il nodo centrale della gara sarà in mezzo al campo: “Si cercherà di avere più sostanza, magari meno bellezza, ma più sostanza, per evitare di consegnarci alla loro qualità, poi è chiaro che la partita la vogliamo fare a metà campo, non nella nostra area di rigore, loro hanno giocatori forti, anche a calciare da fuori, a trovare le posizioni giuste, vogliamo essere attenti e quadrati, ma anche tenere palla”. Spalletti crede fermamente nel suo gruppo e ci tiene a difenderlo da eventuali critiche esterne: “Questi giocatori non me li hanno ordinati me li sono scelti da solo. Di Lorenzo è mio figlio per quanto ci sono stato insieme, faccio sempre fatica a meno di un giocatore che ha le sue qualità, chiaro che debbo analizzare delle cose, ma sono convinto di quello che è il valore dell’uomo e del calciatore. Come recuperare dal punto di vista psicologico? Presto detto se non si fa risultato si va a casa, ma qui si ha a che fare con professionisti a tutto tondo”. Insieme al ct azzurro è intervenuto Alessandro Bastoni, difensore dell’Inter: “Non esiste la paura in questo sport, non ce n’è motivo. Abbiamo parlato per analizzare quello che è successo, abbiamo capito i nostri errori, quando perdi o ti abbatti o cerchi motivazioni, fortunatamente il calcio dà sempre una seconda chance, non vediamo l’ora di scendere in campo domani. Abbiamo grande rispetto per i nostri avversari, la batosta con la Spagna ci ha lasciato tanto e ci ha aiutato tanto, è quando si perde che deve uscire il vero valore dell’uomo”.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).
SPALLETTI CREDE NELLA SUA ITALIA “HO VISTO VOGLIA GIUSTA”

Foto: Italpress ©
23 Giugno 2024
CONDIVIDI
Primo Piano
SNOWBOARD, A 39 ANNI AARON MARCH VINCE IL GIGANTE DI CORTINA
L’Italia del parallelo sa solo vincere e tocca all’altoatesino Aaron March proseguire la striscia vincente del team azzurro vincendo sulla pista Tondi di Cortina d’Ampezzo. Ed il trionfo azzurro è completato dal terzo posto di Ivan Bormolini che supera nella small final l’altro altoatesino Edwin Coratti, quarto al pari della sorella Jasmin nella gara femminile. … Continua a leggere
SERIE B, FINISCE CON UN OPACO 0-0 TRA FC SUEDTIROL-BARI
Finisce con un opaco 0-0 la sfida salvezza tra Fc Suedtirol-Bari nella 16/a giornata di andata allo stadio Druso di Bolzano, ultima sfida casalinga di questo 2025 per la formazione altoatesina. L’episodio chiave di questo match, povero di emozioni particolari. è giunta al 25′ del primo tempo con l’espulsione di Simone Tronchin dell’Fc Suedtirol per … Continua a leggere
ALTOATESINO MORTO IN MAROCCO DA SEI MESI, NESSUNO PAGA PER IL RIENTRO DELLA SALMA IN ITALIA
É morto per un attacco di cuore e a distanza di tre mesi dal decesso la salma è ancora in una cella frigorifero di Agadir, in Marocco, perché nessuno paga le spese per riportarla in Italia o per seppellirlo nel paese del nord Africa. É la storia del 59enne Michael Oberkofler, originario di Laives, in … Continua a leggere