Si è tenuta questa mattina la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della Libera Università di Bolzano. Nei suoi saluti iniziali, la presidente, prof.ssa Ulrike Tappeiner, ha ricordato l’importanza di una riflessione approfondita sulla missione dell’università, il suo ruolo nella società, soprattutto in un presente così turbolento. La presidente ha voluto inoltre rimarcare l’attenzione del mondo accademico e di unibz nei confronti della violenza di genere, chiedendo espressamente che parte del podio fosse occupata da una gigantesca sedia rossa riportante i nomi delle donne uccise in Alto Adige tra il 1992 e il 2023.
In apertura di manifestazione, il sindaco Renzo Caramaschi e il presidente della Giunta provinciale, Arno Kompatscher hanno portato i saluti della città di Bolzano e della Provincia di Bolzano.
Il rettore, il prof. Paolo Lugli ha dedicato il suo intervento a un bilancio dei suoi due mandati alla guida dell’ateneo altoatesino che hanno visto una sua crescita quantitativa e qualitativa. Il numero di studenti e studentesse è passato da circa 4100 nel 2017 a quasi 4400 del 2023, quello del personale accademico docente da 226 a 309 unità, e quello del personale tecnico amministrativo da 262 a 319.
La prolusione del prof. Gordon Cheng, titolare della cattedra di Sistemi Cognitivi, coordinatore del Centro di Competenza di Neuroingegneria della Facoltà di Ingegneria Elettronica e Tecnologia dell’Informazione dell’Università Tecnica di Monaco e portavoce del Master Élite in Neuroingegneria di Elitenetzwerk Bayern, ha esplorato l’affascinante intersezione tra neuroscienze e tecnologia.[Vs]