La Corte di Cassazione ha accolto parzialmente il ricorso contro la sentenza che aveva condannato a 12 anni di reclusione il marocchino Hafid El Maharzi, l’uomo di 33 anni che il 2 dicembre 2011 investì ed uccise a bordo di un “suv” un pensionato in via Rovigo a Bolzano. La Suprema Corte ha confermato la condanna per omicidio volontario con dolo eventuale ma ha rinviato gli atti alla Corte d’appello di Trento per una quantificazione della pena più lieve. Il marocchino, che durante la fase della custodia cautelare fuggì dagli arresti domiciliari per darsi alla latitanza, avrà dunque diritto ad uno sconto di pena. I giudici di legittimità hanno però confermato che si trattò di omicidio volontario in quanto l’uomo era alla guida del Suv ubriaco e a forte velocità lungo una strada stretta e trafficata. Dunque non avrebbe potuto non rendersi conto dell’elevata probabilità di provocare un incidente.
Nella foto il procuratore Guido Rispoli che sostenne la tesi dell’omicidio volontario ora confermato anche dalla Cassazione