La Lista civica trentina presenterà in consiglio provinciale una proposta di mozione per chiedere la sospensione delle lezioni di educazione sessuale nelle scuole. Molti genitori, sostiene il partito, sono preoccupati che simili corsi possano creare confusione sessuale negli studenti, diffondendo una sorta di ideologia gender. In occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, partiranno in Trentino anche i percorsi di educazione all’affettività e alla sessualità, istituiti dalla provincia e tanto temuti dai partiti di centro destra che li considerano un attacco alla famiglia tradizionale. I corsi, secondo loro, genererebbero confusione sessuale nei bambini e nei ragazzi. Ed è per questo che la lista civica trentina ha presentato una mozione in cui chiede la sospensione del progetto ed il coinvolgimento dei genitori nei percorsi di parità di genere. I percorsi, in totale 5, di cui uno dedicato agli studenti e 4 ai genitori, partiranno in 21 istituti comprensivi del Trentino e prevedono lezioni di educazione all’affettività fin dall’asilo. La civica trentina non ci sta e chiede che questa sia una libera scelta da parte dei genitori. Se il consiglio provinciale dovesse bocciare la mozione, il partito chiede almeno di rendere le lezioni facoltativi.
Ascolta l’intervista al consigliere provinciale Rodolfo Borga



