Per ragioni di sicurezza personale la società Fc Suedtirol ha deciso di non convocare il proprio difensore Andrea Masiello per il match di sabato allo Stadio San Nicola contro il Bari valida per la 13/a giornata di andata. Questo dopo che da diversi giorni i tifosi baresi con insulti e minacce sui social network dirette proprio al 36enne difensore del Suedtirol lo hanno “invitato” a non presentarsi alla stadio pugliese. Il 15 maggio del 2011 Masiello che vestiva la maglia del Bari fu protagonista di un rocambolesco quanto incredibile autogol durante il derby contro il Lecce, episodio che divenne poi centrale nel successivo scandalo legato al calcioscommesse e che gli costò una squalifica sportiva di due anni e 5 mesi. Da allora il 36enne difensore ha giocato poi con Atalanta e Genoa, ma mai si era trovato ad affrontare una trasferta a Bari. Anche le autorità di sicurezza pubblica baresi hanno manifestato preoccupazione per queste minacce e per questo motivo di ordine pubblico il club altoatesino preferirebbe risparmiare al calciatore una partita ad alto rischio.
L’Fc Suedtirol per il momento si è chiuso in un impenetrabile “no comment”, rinviando ogni decisione alla consueta conferenza stampa pre partita del venerdì al centro sportivo di Maso Ronco da parte del direttore sportivo Paolo Bravo e dell’allenatore Pierpaolo Bisoli. Nelle ultime ore l’indiscrezione di una non convocazione di Masiello per la gara di sabato è stata accolta sui social con sollievo dalla piazza sportiva barese. Una situazione che ha sicuramente dell’incredibile e che creerebbe anche un pericoloso precedente. Una forzata mancata convocazione di un giocatore a causa di minacce sui social e telefoniche, potrebbe portare ad emulazioni in altre tifoserie, con squadre che vedrebbero le loro convocazioni influenzate da motivi di ordine pubblico. Non certo un bel biglietto da visita per il calcio italiano ostaggio ancora una volta della violenza, in questo caso verbale.[Vs]