Cronaca

CASO TWENTY, ASPIAG: “LA STRUTTURA DEVE ESSERE CHIUSA. NON C’E’ POSSIBILITA’ DI SANATORIA”.

Gli avvocati di Aspiag Christoph Baumgartner e Guido Zago chiedono la chiusura immediata del centro commerciale Twenty.

Gli avvocati Christoph Baumgartner a sx e Giulio Zago a dx, legali di ASPIAG (Foto Vittorio Savio Radio NBC Rete Regione La radio delle Alpi)

Caso Twenty, parlano i legali di Aspiag: “la struttura deve essere chiusa”. Non ci sono altre soluzioni, nel breve termine, dopo la sentenza del Consiglio di Stato del 31 marzo 2022, pubblicata una settimana, che stabilisce che il raddoppio del centro commerciale Twenty, in via Galilei a Bolzano, non era legittimo. Il Consiglio di Stato, nella sentenza lunga 84 pagine, respinge il ricorso che era stato presentato dalla società Podini Spa e Twentyone Srl contro due sentenze del Tar del 2019 e 2021: queste sentenze, accogliendo un ricorso dell’Aspiag, avevano annullato la delibera con cui la giunta provinciale aveva autorizzato nel 2013 il raddoppio del Twenty.

A dichiararlo, nella conferenza stampa indetta quest’oggi nella sede di Aspiag a Bolzano, due dei legali della società della grande distribuzione italiana che si sono occupati in questi nove anni del caso, gli avvocati Giulio Zago di Padova e Christof Baumgartner di Bolzano, insieme al direttore regionale di Aspiag Robert Hillebrand e che hanno ribadito quanto stabilito dalla sentenza inappellabile.

Qualora le autorità preposte non applicassero la sentenza nei termini di legge con la messa dei sigilli al Twenty, sempre secondo i legali di Aspiag si potrebbe ottemperare la nomina di un commissario straordinario che si occupi della procedura. Possibile in futuro anche l’avvio di una causa risarcitoria per milioni di euro nei confronti delle amministrazioni comunali e provinciali coinvolte e nei confronti di Podini Spa e Twentyone Srl.[Vs]

La video intervista all’avvocato Giulio Zago di Padova, legale di ASPIAG:

12 Ottobre 2022


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