La fune traente in acciaio che si spezzò in occasione della tragedia della funivia del Mottarone, avvenuta il 23 maggio del 2021, subì una lunga fase di corrosione interna durata cinque anni che intaccò e indebolì il tratto più delicato della fune stessa. E’ uno degli elementi tecnici emersi dalla perizia disposta dai giudici. I periti hanno anche evidenziato che la manutenzione periodica avrebbe potuto prevenire la rottura, ma nessuno si è mai preso la briga di effettuare un lavoro che, ad ogni controllo, non sarebbe durato più di un paio d’ore. A una settimana dal primo anniversario della tragedia, le prime notizie che trapelano sui risultati degli elaborati dei periti sembrano puntare sempre di più sulla manutenzione che le Funivie del Mottarone avevano affidato con un contratto da 150 mila euro l’anno alla Leitner di Vipiteno, il gigante mondiale nel settore degli impianti a fune. L’indagine sta proseguendo per omicidio plurimo, lesioni gravissime colpose e rimozione di sistemi di sicurezza.
MOTTARONE. PRIMI ESITI DELLE PERIZIE, NEL MIRINO ANCHE LA DITTA LEITNER DI VIPITENO
La tragedia fu provocata dalla mancata manutenzione della fune traente

Foto: Italpress ©
16 Maggio 2022
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