Stop al consumo di suolo in Trentino entro il 2020, piede premuto sull’acceleratore, invece, per quanto riguarda la riqualificazione, in primo luogo energetica, del patrimonio immobiliare esistente. Parta da questi due punti la riforma dell’urbanistica, approvata dalla giunta provinciale di Trento. L’obiettivo è quello di consegnare alle future generazioni un territorio più curato e libero da nuovi possibili mostri dell’edilizia. Negli ultimi 30 anni, infatti, l’espansione di case e edifici vari è cresciuta del 65% in Trentino. Ecco allora che Piazza Dante ha deciso di puntare sulle ristrutturazioni. L’unica crescita ammessa è quella in sù, sarà possibile cioè sopraelevare i sottotetti di casa di un metro. La giunta ha poi deciso di sburocratizzare il settore delle costruzioni, prevedendo tempi più rapidi e certi per il rilascio di autorizzazioni e documenti vari. Previsti anche contributi, che vanno a premiare chi ristruttura casa invece di chi ne vuole costruire un’altra. Infine, il nuovo disegno di legge sull’urbanistica spinge per la demolizione di edifici vecchi e abbandonati.
Ascoltiamo l’assessore provinciale all’urbanistica Carlo Daldoss:



