Mancano due mesi e mezzo al 31 marzo quando cadrà il divieto di licenziamento per la pandemia e in Alto Adige la giunta provinciale si prepara ad affrontare l’impatto dell’aumento previsto dei disoccupati. E’ stato infatti predisposto un documento programmatico che prevede, fino al 2024, la messa in campo di politiche attive per la formazione e la specializzazione dei lavoratori in cerca di nuova occupazione. Sono 7 mila i posti in meno registrati a dicembre del 2020, in un anno l’Alto Adige ha perso 16 mila lavoratori. La provincia intende rafforzare il ruolo della Commissione provinciale per l’impiego per affiancare agli strumenti della indennità di disoccupazione e della cassa integrazione anche mezzi attivi per la ricollocazione sul mercato del lavoro. Fondamentale per la Provincia il ruolo della mediazione. Secondo le forze sindacali anche in futuro un ruolo importante lo avrà la contrattazione. [mda]