Il 90% delle imprese trentine che esportano chiude l’attività nei primi cinque anni di attività fuori provincia. E’ il pesante risultato, che emerge dalla ricerca condotta da Confindustria Trento in collaborazione con l’università. La colpa è spesso legata ad una sottovalutazione di rischi e bisogni reali del territorio, dove si emigra. La buona notizia è che le aziende, che sopravvivono ai 5 anni, poi si stabilizzano. Il punto di forza è dato spesso dal legame di parentela, che lega il manager all’estero con la famiglia che resta in Trentino. Le imprese monitorate sono state 23 per un totale di 606 azioni messe in campo fuori provincia. Ad oggi le imprese che esportano sono 150, il 40% delle quali copre l’80% dell’intero mercato. Il Report prende in esame anche l’aiuto pubblico, il denaro serve eccome, ma dalla ricerca emerge che è più saggio investire in chi ha le carte per farcela.
Ascoltiamo il curatore Enrico Zaninotto:



