CONTE “GRAZIE ALLE RISORSE DEL RECOVERY FUND INNOVEREMO L’UNIVERSITà”

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TERAMO (ITALPRESS) – Le università come fattore di coesione sociale, luoghi di apprendimento che hanno un ruolo importante per ricucire il Paese “spezzato” dall’emergenza Coronavirus. Per questo, il Governo interverrà con misure di sostegno per l’innovazione e la riorganizzazione degli atenei, anche sfruttando l’opportunità del Recovery fund. E’ il concetto espresso dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenuto alla chiusura del III Forum Internazionale del Gran Sasso presso l’Università degli Studi di Teramo. “Scienza e tecnica hanno un ruolo democratico fondamentale per combattere le disuguaglianze – ha spiegato Conte – Di fronte a una progressiva involuzione delle dinamiche dello sviluppo sociale, abbiamo il dovere di diminuire i divari esistenti. Abbiamo la responsabilità di ricucire il Paese. Un’altra lezione che abbiamo imparato è che se non marciamo tutti insieme, se non recuperiamo tutti gli elementi di coesione, non andiamo da nessuna parte”, ha aggiunto. “Nel gestire l’emergenza abbiamo ricucito un Paese che era spezzato – ha affermato il premier – E in questo contesto l’Università è non solo luogo di apprendimento, ma anche luogo di coesione sociale. Atenei come questo di Teramo sono un potente argine al fenomeno di desertificazione sociale. Il Governo interverrà con misure di sostegno per questi atenei”. “Ho letto una lettera di qualche giorno fa di accademici, che invitava a ridurre i gap di investimenti in ricerca rispetto ad altri Paesi: è stato chiesto un impegno straordinario del governo – ha proseguito Conte – Siamo d’accordo: con il ministro Manfredi lavoreremo per un sistema all’altezza di queste aspettative, nella consapevolezza che non si possa trascurare questo decisivo ambito di intervento. Oggi grazie all’utilizzo delle risorse del Recovery Fund abbiamo l’opportunità di riorganizzare Università. Non commetteremo più gli errori del passato”. Il presidente del Consiglio ha parlato anche dell’emergenza Covid: “Abbiamo superato la parte più dura ma la soglia di attenzione resta alta. Non possiamo cullarci sugli allori, la soglia di attenzione deve essere alta, altrimenti i sacrifici fatti si disperderanno”, ha spiegato.
(ITALPRESS).

3 Ottobre 2020


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