Da una parte le assunzioni hanno ripreso a correre in Trentino, e tutti parlano di ripresa, dall’altra però arrivano segnali preoccupanti dalle Famiglie cooperative. La crisi, dunque, continua a mordere. I vertici della Federazione, infatti, hanno chiesto la cassa integrazione per circa 100 dipendenti. In sofferenza sono soprattutto le zone di Vallagarina e Valsugana, dove la concorrenza con il Veneto ha creato più di un problema ai punti vendita coop. A marzo l’Inps ha autorizzato alle imprese trentine oltre 404 mila ore di cassa integrazione, in calo certo rispetto allo stesso periodo del 2014, ma in crescita rispetto a febbraio con un incremento del 31%. Più della metà delle richieste riguarda il settore edile.
Ascoltiamo il segretario della Cgil Paolo Burli:



