Oltre il 90% degli intervistati dà un giudizio positivo del telelavoro, quasi il 95% verrebbe proseguire anche dopo l’emergenza sanitaria. Sono alcuni dei risultati dell’indagine sul lavoro a distanza svolta dalla Cisl del Trentino che ha riguardato aziende di 11 settori del manifatturiero, dal metalmeccanico all’ alimentare, al calzaturiero e abbigliamento. Il 39% degli intervistati ha dichiarato di lavorare più da casa che dall’ufficio e solo l’11% ha dovuto utilizzare strumentazione propria. Manca però, secondo i sindacati, una regolamentazione: solo nell’8% dei casi, in 6 aziende di grandi dimensioni, è presente un accordo collettivo siglato con le organizzazioni sindacali già prima dell’emergenza sanitaria. [mda] [Ascolta l’intervista a Michele Bezzi, segretario della Cisl di Trento]