I sindacati trentini entrano a gamba tesa nella vicenda dei vitalizi d’oro dei politici locali. Cgil, Cisl e Uil hanno deciso, infatti, di presentare quello che in gergo giuridico si definisce intervento ad opponendum nella battaglia legale tra la Regione ed una settantina di consiglieri ed ex. L’obiettivo è sostenere l’ente pubblico e chiedere la restituzione delle cifre milionarie incassate negli anni. I consiglieri, come noto, hanno presentato complessivamente una quarantina di ricorsi per chiedere l’annullamento della riforma dei vitalizi nella parte in cui taglia le indennità e prevede la restituzione di quanto percepito in più. La cifra da restituire sarebbe nell’ordine dei 30 milioni di euro. I sindacati, che hanno scelto di intervenire in una sola causa per motivi economici (partecipare in tutti i ricorsi comporterebbe un esborso di 26mila euro per il contribuito unificato), sono agguerriti. I tempi sono lunghi, il deposito della richiesta dei sindacati avverrà a fine mese, le prime udienze si avranno tra fine aprile e maggio, scontata la sospensione per rimettere la questione davanti alla Corte Costituzionale o la Corte europea
Sentiamo l’avvocato dei sindacati Ottorino Bressanini: