Per la prima volta dal 2012 ad oggi il saldo tra le imprese nate in Trentino e quelle chiuse è tornato positivo, con un più 228 imprese, anche se il numero complessivo, pari a 51.106 aziende a fine 2014, è sceso rispetto all’anno precedente. Lo rende noto la Camera di Commercio di Trento. A fare da traino in questi anni difficili è il settore del turismo, che ha visto un boom di alberghi e bed&breackfast, e quello del credito-assicurativo. Male va, invece, per le costruzioni e il commercio. Tanti i negozi che hanno abbassato la serranda nel capoluogo e dintorni per colpa di affitti troppo alti e della crisi. Sul fronte femminile, le imprese rosa sono il 17,3% del totale, dato inferiore alla media nazionale. Quelle giovanili, invece, si attestano sul 9,3%, in linea con il nord-est. Un segnale positivo arriva dal numero di start-up innovative nate sul territorio, pari al 18% ogni 10mila imprese, più del triplo della media nazionale. La crisi, però, continua a mordere. Tra procedure fallimentari e concordati i fascicoli aperti sono stati 144 contro i 116 del 2013.