Monta la polemica in Alto Adige a proposito di un articolo e di un editoriale a firma di Vittorio Feltri, comparsi sul quotidiano Libero in cui il direttore del quotidiano si allinea alle posizioni più oltranziste della destra sudtirolese che sogna la secessione e che vede nella doppia cittadinanza un passo di avvicinamento a questo obiettivo. “L’Alto Adige merita di tornare a casa. Ci è stato regalato nel 1919” scrive il quotidiano diretto da Vittorio Feltri che in un editoriale in risposta all’ambasciatore italiano in Austria ha scritto che “ Bolzano ha diritto a scappare”. Nell’editoriale Feltri boccia addirittura il termine Alto Adige e promuove la denominazione Sud Tirolo, dimentica completamente i benefici portati da un’autonomia tra le più ampie al mondo e parla di disastro creato dai nostri governanti in queste terre. Il direttore Feltri, che al termine dell’articolo rivela che chiederebbe volentieri – se potesse – la cittadinanza austriaca e si dimentica completamente del destino dei 100 mila italiani presenti in Alto Adige in caso di riannessione del Sud Tirolo all’Austria. Durissime le reazioni negli ambienti italiani di centrodestra che costituiscono la platea politica naturale a cui si rivolge il quotidiano Libero e che parlano di ignoranza storica e di sbruffonaggine. Intanto Feltri, sentito, da noi prova a spiegarsi e ad aggiustare il tiro
Ascolta l’intervista a Vittorio Feltri, direttore di Libero