Inizia con un successo il percorso in Coppa Italia del Trento: al “Briamasco” i gialloblù piegano per 2 a 1 il San Giorgio di Patrizio Morini nel turno preliminare della manifestazione grazie ad una rete per tempo. Nei primi quarantacinque minuti al vantaggio di Fabio Bertoldi (16′) replica Baldo per gli ospiti. Nella ripresa però Davide Bosio (82′) regala l’accesso al primo turno della manifestazione battendo per la seconda volta l’estremo difensore altoatesino. Domenica prossima impegno in trasferta sul campo del Belluno: sarà ancora sfida unica.
Live match.
Mister Rastelli si affida al “4-3-3”: davanti a Barosi la linea difensiva è formata da Scaglione e Badjan sulle corsie esterne con Sorbo e Zucchini nel mezzo. A centrocampo Selvatico agisce da playmaker con Furlan e Dragoni interno e in avanti Bertoldi guida il tridente completato da Cazzago e Bardelloni.
Il Trento prende in mano le redini del match e sfiora il vantaggio all’8′: duetto tra Bardelloni e Bertoldi e palla in verticale per Dragoni, la cui conclusione viene respinta in uscita da Negri Bevilacqua. Al 16′ i gialloblù trovano la rete del vantaggio: traversone dalla sinistra di Dragoni, perfetta sponda aerea di Cazzago per Bertoldi, che di prima intenzione gira in rete con un destro che termina a fil di palo.
Il San Giorgio reagisce, va vicino al pareggio con Orfanello al 22′ (tiro in diagonale a ato di poco: bravo Barosi a restare in piedi sino all’ultimo) e al 38′ segna il punto dell’uno a uno grazie ad un pezzo di bravura di Baldo, che dalla sinistra lascia partire un fendente potente e preciso che s’insacca all’incrocio dei pali. Il Trento si getta nuovamente e immediatamente all’attacco, sfiorando la rete in due circostanze prima dell’intervallo: al 42′ Negri Bevilacqua è super sul colpo di testa di Dragoni e, proprio in chiusura, il numero uno altoatesino è decisivo anche sulla conclusione di Bardelloni.
RIpresa che si apre a ritmi più bassi. Al 54′ gran cross di capitan Furlan per la testa di Dragoni che stacca bene ma non inquadra la porta. Trascorrono tre minuti e gli aquilotti hanno una