Pronto il “piano B” se non si riuscirà a produrre neve con le temperature miti
La gara del 25 gennaio si farà a tutti i costi. Volontari: lavoro incessante
Fu così anche nel 2007 e l’evento fu un successo con le vittorie di Ahrlin e Pedersen
Decisone finale il 18. Tutto ok per “Story”, “Stars”, “Mini” e “Young”
Meteo avverso, quello che … fa bello. Le giornate soleggiate e tiepide sono un incubo per gli organizzatori delle gare di sci. Di notte i “cannonisti”, il termine coniato in Marcialonga per definire gli uomini dello staff che gestiscono i cannoni sparaneve, riescono a produrre a singhiozzo la preziosa coltre bianca, poi le temperature morbide si mangiano parte del lavoro.
Ieri sera il presidente della gara trentina Angelo Corradini, un cuore da marcialonghista che batte ormai da tanti anni, ha radunato nel quartier generale di Predazzo lo staff col direttore generale Gloria Trettel a snocciolare dati. Corrente, acqua, ore insonni, metri cubi prodotti e metri cubi distribuiti sul percorso, metri e chilometri di pista pronti e da realizzare.
Ma non ci sono dubbi: nonostante il tempo avverso la 42.a Marcialonga il 25 gennaio si farà, per la gioia dei 7.700 iscritti. Non è una promessa, è di più. Le previsioni annunciano qualche spolverata di neve tra due week end, ma spolverata non significa possibilità di realizzare una pista che deve essere cavalcata da oltre 15.000 sci. E allora la Marcialonga ha predisposto il “piano B”. Se non ci sarà neve a sufficienza per allestire adeguatamente tutti e 70 i chilometri del percorso, la gara si correrà quantomeno sulla distanza dei 50 km, come accadde nel 2007 quando proprio negli ultimi giorni, perdurando una temperatura mite, risultò impossibile innevare il primo tratto in ascesa.
Intanto, quando possibile, i 35 cannoni continuano a produrre neve a Moena e in tutti i centri predisposti nelle due vallate e… per male che vada si correrà dunque una gara di 50 km. E in questa stagione decisamente anomala più di un fondista rimasto a corto di allenamento per via dei centri fondo… al verde, ammiccheranno alla scelta di Corradini & C. di ridurre le distanze.
Intanto gli organizzatori proseguono con il programma originale, il “piano B” è chiuso nel cassetto di Gloria Trettel. “Per ora – afferma Angelo Corradini, appena tornato dalla Vasaloppet China e dopo una notte insonne passata al pezzo con i “cannonisti” – abbiamo alcuni tratti di pista sciabili, vale a dire Canazei – Soraga nel tratto discendente, ovviamente con qualche interruzione nell’attraversamento dei paesi, Predazzo – Panchià e Lago di Tesero – Cascata di Cavalese. Domani sarà ultimato anche il tratto Panchià -Lago e si inizierà l’innevamento tra Moena e Predazzo. È indubbio che noi produrremo ogni centimetro cubo di neve che le temperature e l’umidità, per ora ostili, ci consentiranno. Ma la Marcialonga 2015 non è assolutamente in dubbio”.
Lo spettacolo, del resto, è garantito dalla partecipazione di migliaia di “bisonti” ma soprattutto di atleti di primissimo piano e da tutti i vincitori assoluti dal 2003 ad oggi, da quando la Marcialonga si è convertita, anima e sci, al classico. Come sempre la gara delle Valli di Fassa e di Fiemme è prova della FIS Marathon Cup e della Ski Classics, massime espressioni mondiali dello sci da fondo sulle lunghe distanze, oltre che far parte del calendario Worldloppet.
Nessun “piano B” nel cassetto, invece, ma programma originale per la Marcialonga Story di sabato tra Lago di Tesero e Predazzo e quindi per la Marcialonga Stars in collaborazione con la LILT di Trento e la Minimarcialonga diventata ormai “grande”. Trent’anni di storia che saranno celebrati con una grande torta e le candeline spente dai 28 vincitori storici – mancherà, sembra, solo il primo – e dal 30° di sabato 24 pomeriggio. Sempre sabato andrà in scena il primo atto della Marcialonga Young, gara giovanile ormai di rango, tutto allo stadio del fondo di Lago di Tesero.
Info: www.marcialonga.it