“Una situazione davvero avvilente”. E’ questo il giudizio delle forze sindacali sulla decisione dei consiglieri provinciali e regionali di mettersi in busta paga sette anni di adeguamenti Istat, con un aumento mensile dell’indennità di carica (già molto alta) di ben 500 euro al mese. Si tratta di adeguamenti automatici delle indennità dei consiglieri che suonano come uno schiaffo per tutto il mondo del lavoro. Tanto più in un momento di profonda difficoltà come quello che stiamo vivendo con i pesanti effetti anche economici della pandemia. Anche in questa occasione la giustificazione avanzata a livello politico è alquanto risibile. Si fa infatti come sempre riferimento ad una norma che nessuno però, a quanto pare, vuole modificare. Tra i consiglieri di opposizione, c’è chi ha deciso di non accettare gli aumenti. [mda] [Ascolta l’intervista a Walter Alotti della Uil del Trentino]






