Lilli Gruber è tornata a casa per raccontare una parte della storia della propria famiglia. A Bolzano, davanti a un folto pubblico, ha parlato del suo ultimo libro “Tempesta”. E’ un romanzo ma anche un documento che parla della storia dell’Alto Adige nei tempi dell’ultima guerra mondiale. Un intersecarsi di sentimenti, di dilemmi e di scelte di vita. E’ la prosecuzione del libro precedente “Eredità” nel quale l’autrice raccontava la vita della bisnonna. In “Tempesta” la narrazione continua con la storia della figlia Hella.
“Il Sudtirolo fu merce di scambio – racconta l’autrice – mi sono sempre chiesta come i sudtirolesi abbiano creduto a Hitler al tempo delle opzioni. Io penso che mai avrei optato per il Terzo Reich anche se adesso è  quasi  improponibile una valutazione a posteriori:  a quei tempi la scala dei valori era diversa e posso pensare che per loro non fosse facile la scelta. In tutte le tragedie storiche però c’è sempre una responsabilità individuale, e c’è sempre la possibilità di dire di no”.
“Quando uno scava nella storia della propria famiglia – continua Lilli Gruber – trova spesso fatti anche spiacevoli ma è dovere di un cronista cercare di restare obiettivi, raccontare la verità senza giudicare troppo. Anche una storia personale  consente di costruire un puzzle più grande”.
“Il libro – conclude Lilli Gruber  – è pieno di fatti storici reali e documentati, ma ho inserito anche un po’ di fiction che mi ha consentito di raccontare meglio quanto accaduto allora ed i risvolti storici dell’epoca”.