Si è avvalso della facoltà di non rispondere Marco Quarta, interrogato in carcere a Rovigo con l’accusa di aver ucciso a coltellate l’ex moglie Carmela Morlino sull’uscio di casa a Zivignago di Pergine. L’avvocato dell’uomo, Luca Pontalti, ha fatto sapere che Quarta parlerà davanti ai giudici trentini. Il trasferimento alla struttura penitenziaria di Spini di Gardolo è atteso in settimana. Il legale, come noto, sta valutando se chiedere di sottoporre l’uomo a perizia psichiatrica. Ricordiamo che la procura ha già contestato all’omicida le aggravanti della premeditazione, della minorata difesa e del vincolo coniugale. Agli inquirenti, subito dopo l’arresto, l’omicida ha detto di essere stato disperato in quanto avrebbe temuto di perdere i figli. Quarta, al momento dell’arresto, aveva un atteggiamento dimesso e un viso provato, come se si stesse liberando di un peso, hanno raccontato i militi in conferenza stampa. E’ finita così, nel parcheggio di un centro commerciale alle porte della città, la fuga del killer di Pergine, che la settimana scorsa, ha ucciso con un coltello da sub la ex moglie Carmela Morlino. Tutto è partito dalla segnalazione di una donna del posto, che ha notato la Dacia Duster sfrecciarle accanto. Il tempo di avvisare i carabinieri che Quarta stava già facendo ritorno all’auto con del cibo, appena acquistato. L’uomo non ha opposto resistenza. Con sé aveva 3500 euro in contanti, prelevati prima del delitto. In questi sette giorni di fuga, Marco Quarta ha dormito in auto, senza mai lavarsi. Nella macchina, infatti, i carabinieri, hanno trovato coperte, resti di cibo e scatolette a lunga conservazione. Nello zaino, con il quale era stato ripreso casualmente dalle telecamere il giorno prima dell’omicidio, aveva nascosto un paio di scarponi e delle calze termiche. Il che farebbe pensare ad una fuga anche nei boschi della zona sopra casa, ma secondo gli inquirenti, Quarta, dopo aver ucciso la moglie, sarebbe subito scappato a bordo dell’auto. L’ipotesi più probabile è che abbia vagato senza meta fino a Castel Bolognese e poi a Rovigo. A Salerno, dove sarebbe stato avvistato, non è mai arrivato. Così come in altre città, da Merano a Venezia, da dove sono giunte varie segnalazioni in questa settimana. Marco Quarta, che si trova ora in carcere a Rovigo, deve rispondere di omicidio pluriaggravato per la premeditazione, la crudeltà e il vincolo coniugale. L’uomo aveva atteso, probabilmente per ore, l’arrivo di Carmela nell’abitazione di Zivignago. I carabinieri di Rovigo hanno atteso Quarta per un quarto d’oro nel parcheggio del centro commerciale, con l’invio della foto del ricercato sul proprio cellulare hanno comunicato tempestivamente con la centrale. L’avvocato Luca Pontalti, a cui è affidata la difesa di Quarta, starebbe valutando l’ipotesi di sottoporre l’uomo ad accertamenti sul suo equilibrio psichico al momento del fatto.