“Controllo del territorio e prevenzione sono la strategia vincente contro la criminalità”. Lo ha detto il Comandante dei Carabinieri Stefano Paolucci, facendo un bilancio di Fine Anno dell’attività dei 900 militari operativi in Alto Adige. Paolucci ha ricordato i 10.800 delitti perseguiti, le 169 persone arrestate, i 33 mila servizi effettuati e le 37 mila auto controllate. Significativa l’attenzione rivolta al contrasto dei furti.
Quest’anno, come di consueto, il Comando Provinciale Carabinieri di Bolzano, ha tracciato un bilancio delle attività condotte nel 2015.
Il Comando Provinciale di Bolzano con i suoi oltre 900 uomini, si articola in:
- 82 Comandi Stazione presenti in altrettanti comuni facenti capo alla Provincia di Bolzano;
- 9 Comandi Compagnia, dislocati nelle cittadine a maggiore densità abitativa;
- 1 Nucleo Cinofili di stanza a Laives;
- il Reparto Operativo da cui dipende:
- il Nucleo Investigativo, suddiviso in due Sezioni: la prima che si occupa di criminalità organizzata, dei più gravi reati contro la persona, contro il patrimonio, ricerca dei catturandi, stupefacenti; la seconda composta dagli addetti alle Investigazioni Scientifiche (SIS: personale specializzato per l’esecuzione dei rilievi tecnici sulla scena del crimine) e dai responsabili del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti (LASS);
- la Centrale Operativa, organo propulsore di tutto il Comando, presso la quale sono attestate le linee del “112”, terminale di circa 300 richieste giornaliere alle quali i Carabinieri devono saper fornire sempre adeguate risposte d’intervento.
L’impegno profuso nel corso dell’anno ha consentito di potenziare la qualità dell’attività di contrasto su più fronti, riuscendo a dare una risposta concreta ed adeguata ad ogni tipo di minaccia proveniente dalle realtà criminali presenti nel capoluogo ed in Provincia; dietro ogni singola pattuglia sul territorio si è sviluppata l’attività sinergica di tutte le componenti del Comando Provinciale.
Il controllo del territorio e la prevenzione rappresentano strategia vincente nella lotta alla criminalità. In questo ambito l’Arma, nel suo operare quotidiano, accompagna ad una mirata e proficua attività repressiva una sempre maggiore attenzione alla diffusione della cultura della legalità intesa come una possibilità concreta di continuare ad educare informando i più giovani, “vivendo i luoghi”, realizzando reti concrete tra i cittadini e l’Istituzione stessa; ne sono una prova tangibile i percorsi didattici sulla legalità che l’Arma porta ogni anno nelle scuole nonché gli incontri con le comunità volti a fornire informazioni e consigli per prevenire i reati nei confronti delle fasce più deboli. Particolare attenzione viene rivolta al contrasto all’uso di sostanze stupefacenti, cui vengono dedicati specifici incontri che coinvolgono i giovani, i loro genitori e gli insegnanti delle scuole di secondo grado, nell’ambito del “PROGETTO INTI” sviluppato in collaborazione con le Sovrintendenze scolastiche. Quest’anno sono state 139 le conferenze svolte negli istituti scolastici di tutta la Provincia.
Questo sforzo di comunicazione e prossimità ha ripagato con la straordinaria fiducia ed il pieno coinvolgimento della cittadinanza, il cui partecipe contributo è stato determinante in più occasioni.
ATTIVITÀ REPRESSIVA
I dati relativi all’attività di prevenzione e contrasto dei reati registrano:
- 879 delitti perseguiti;
- 949 scoperti;
- 169 persone segnalate in stato di arresto;
- 785 persone segnalate in stato di liberta;
- 718 servizi tra pattuglie e perlustrazioni effettuate, per un totale di circa 70.000 ore di servizio, con circa 72.000 persone identificate contestualmente al controllo di oltre 37.000 mezzi;
- particolare menzione va data all’attività svolta dai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale, cui spetta il merito della risoluzione di numerosi gravi delitti grazie all’utilizzo delle più avanzate strumentazioni tecnico-scientifiche e dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti che, nel corso del 2014, hanno effettuato esami qualitativi e quantitativi svolgendo 814 analisi, esaminando 67 kg di sostanze (di cui 65 risultate stupefacenti) e distrutto 302 reperti, in favore di tutte le Forze di Polizia della Regione Trentino Alto Adige.
Una significativa attenzione è stata rivolta al contrasto dei furti, tipologia di reato che maggiormente incide sulla percezione della sicurezza: sebbene come dimostri il confronto dei dati 2014-2015 il fenomeno rappresenta per la provincia una sensibile diminuzione, massimo è stato l’impegno in chiave preventiva e repressiva con positivi risultati in entrambi i settori, particolarmente per quanto riguarda i furti in abitazione e negli esercizi commerciali.
ATTIVITÀ DI VIGILANZA E SOCCORSO SULLE PISTE DA SCI
L’anno trascorso esprime chiaramente la bontà del servizio offerto, in termini di legalità e sicurezza, a favore degli utenti della neve (vigilanza, prevenzione, controllo, assistenza, soccorso). Negli ultimi anni, si è registrato un notevole salto qualitativo, particolarmente sotto il profilo della sicurezza globale delle infrastrutture turistiche e delle aree sciabili attrezzate, in buona misura ascrivibile alla professionalità ed alla competenza specifica dei servizi di vigilanza e soccorso operanti nel settore. Tutto ciò ha contribuito, in modo determinante, ad incrementare il grado della sicurezza percepita dagli utenti della neve, divenendo così uno dei fattori trainanti per l’offerta turistica complessiva e per l’economia della Provincia di Bolzano.
Ampie sono state le gratificazioni e le attestazioni spontaneamente pervenute dalla gente comune che hanno visto nel Carabiniere un “angelo sulla neve” ed un protagonista attento e sempre presente nei momenti di difficoltà. Da tali affermazioni, l’Arma trae incitamento e stimolo per elevare sempre più il livello di efficienza e di professionalità nel delicato settore della montagna, così da corrispondere al meglio alle sollecitazioni provenienti dalla società civile.
Lo specifico servizio viene svolto sia dai militari in forza alle Stazioni, sia dalla Squadra di Soccorso Alpino, dislocata presso la Compagnia Carabinieri di Ortisei, con i seguenti dati numerici:
- 24 comprensori vigilati;
- 65 militari impiegati;
- 79 persone disperse e rintracciate;
- 649 interventi di soccorso;
- 12 decessi, di cui 3 per trauma;
- 200 persone segnalate a p.l.
PRINCIPALI OPERAZIONI
13 febbraio (N.O.R. Vipiteno)
A Vipiteno, arresto in flagranza di 2 uomini del posto, di 33 e 31 anni, per detenzione ai fini di spaccio di 2 Kg di hashish e 60 gr. di cocaina destinati al mercato locale. I due sono stati fermati nell’area di servizio “Campo di Trens”, dopo che avevano nascosto uno zainetto con la droga all’interno di un cestino dei rifiuti.
22 marzo (Nucleo Investigativo Bolzano)
A Bolzano, fermo di indiziato di omicidio volontario eseguito a carico di Ester QUICI, 34enne pregiudicata di Merano. La sera precedente intorno alle 19.30 in corso Libertà, all’interno dell’appartamento che la donna condivideva da pochi giorni con il convivente Alessandro HEUSCHRECK, l’uomo era morto a seguito di una serie di ferite di arma da taglio, una delle quali gli aveva reciso l’arteria vertebrale del collo. I Carabinieri, con un’indagine serrata, hanno raccolto una serie di gravi indizi che hanno consentito all’autorità giudiziaria di emettere un decreto di fermo a carico della donna, eseguito a poche ore dal delitto.
29 marzo (Nucleo Investigativo Bolzano e N.O.R. Egna)
A Bolzano, arresto in flagranza di 1 tunisino di 31 anni per detenzione ai fini di spaccio di Kg. 1.200 di eroina. I Carabinieri, nel corso di una perquisizione eseguita in casa dell’uomo, hanno sequestrato anche 2.000 Euro in contanti, 4 bilancini di precisione e documentazione varia.
01 aprile (Nucleo Investigativo Bolzano)
A Bolzano, arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare di 23 persone (su un totale di 26 da arrestare), quasi tutte di nazionalità rumena, individuate al termine di un’indagine durata circa 7 mesi, quali componenti di un’associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento ed al favoreggiamento della prostituzione, oltre che a reati contro il patrimonio (furto, ricettazione, rapina ed estorsione).
18 maggio (Nucleo Investigativo Bolzano e N.O.R. Bressanone)
In Repubblica Slovacca, denuncia a piede libero di una coppia (un 51enne broker finanziario di Velturno e la propria compagna slovacca), là rintracciati da personale del Comando Provinciale di Bolzano in collaborazione con la Polizia Slovacca in un hotel ove si erano nascosti. I militari avevano scoperto che l’uomo, esercitando abusivamente la professione di broker, aveva sottratto a numerosi investitori altoatesini la somma complessiva di circa 4.000.000 di Euro ed era poi fuggito all’estero, dove era stato raggiunto dalla donna che nel frattempo ne aveva falsamente denunciato la scomparsa. I Carabinieri, nella circostanza, hanno sequestrato 20.000 Euro in contanti.
24 maggio (Nucleo Investigativo Bolzano)
A Vipiteno, arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare di un fantino istruttore di equitazione, 45enne del luogo, per atti sessuali con minorenne infrasedicenne sua allieva. Il provvedimento scaturiva da un’attività investigativa svolta, a seguito della presentazione della querela da parte dei genitori della minorenne, anche con ausili tecnici e durata circa 3 mesi, nel corso della quale i militari avevano trovato numerosissimi riscontri alla vicenda.
05 giugno (N.O.R. Vipiteno)
A Vipiteno, denuncia a piede libero, s conclusione di una serrata e difficoltosa attività d’indagine, di un 35enne rumeno autore di 20 furti su autovettura commessi in Valle Isarco nel mese precedente. L’uomo è stato sorpreso in flagranza mentre si apprestava a compiere un ulteriore raid a Vipiteno.
12 giugno (N.O.R. Bolzano)
A Bolzano, arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare per furto aggravato di 3 giovani del posto, componenti di una banda che nel mese di marzo aveva effettuato 5 “spaccate” ai danni di altrettante tabaccherie cittadine. I giovani erano stati identificati dai Carabinieri grazie allo studio di decine di filmati delle telecamere di videosorveglianza degli esercizi, che li avevano ripresi durante l’effettuazione di alcuni sopralluoghi.
20 giugno (Nucleo Investigativo Bolzano)
A Chiasso (CH), arresto in flagranza di 2 giovani lituani, già autori di efferate rapine in Germania, che si apprestavano a compierne un’altra in territorio svizzero. L’operazione è stata condotta con la collaborazione con la Polizia di quest’ultimo Paese.
01 luglio (N.O.R. Egna)
A Laives, arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare di 3 persone (2 uomini ed 1 donna di nazionalità cinese) e sottoposizione all’obbligo di dimora nel comune di residenza di altre 2 persone, nell’ambito di una operazione condotta contro la prostituzione nei centri massaggi. Nel corso dell’attività sono stati sequestrati anche 2 centri massaggi a Laives e Pergine Valsugana.
14 luglio (Nucleo Investigativo Bolzano e N.A.S. Trento)
A Cornedo all’Isarco, denuncia a piede libero di 2 “santoni”, un romano ed un trentino, che smerciavano sostanze psicotrope vegetali ed animali, spacciandole per sostanze curative, nel corso di riti sciamanici. I due sono stati sorpresi dai militari in un maso mentre stavano effettuando una seduta con 12 persone. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate 400 grammi di sostanze con effetti allucinogeni (ibogaina, kambo e ayahuasca), pericolosi per la salute, oltre a modiche quantità di hashish e marijuana.
23 luglio (N.O.R. Silandro)
A Prato allo Stelvio, arresto in flagranza di un cuoco 32enne del posto che, a bordo della propria autovettura, trasportava gr. 80 di cocaina e modichè quantità di hashish e marijuana. Durante le fasi dell’arresto l’uomo, nel tentativo di sfuggire al controllo, ha investito un militare dell’Arma che, allo scopo di proteggere due donne che transitavano lì occasionalmente, si era frapposto fra l’auto e le stesse.
06 agosto (Nucleo Investigativo Bolzano e N.O.R. Merano)
A Merano, fermo di inidizato di omicidio volontario a carico di Riccardo STRAZZER, 58enne pregiudicato del luogo. L’uomo, nel corso di una lite scaturita per motivi futili, aveva accoltellato, all’interno del suo appartamento Peter CRISTINA, 43enne del luogo, con più fendenti al corpo utilizzando un grosso coltello da cucina.
11 settembre (Nucleo Investigativo Bolzano)
A Bolzano e Brescia, arresto in esecuzione di mandato di arresto europeo, di 4 uomini albanesi e macedoni, componenti di una banda di predoni transfrontalieri. Ai 4, al termine di un’indagine durata circa 9 mesi e condotta dai Carabinieri in collaborazione con la Polizia austriaca, sono stati attribuiti ben 75 colpi, avvenuti per lo più in territorio austriaco oltre che in Val Venosta ed in Svizzera, quasi sempre ai danni di esercizi pubblici, nel corso dei quali erano state rubate casseforti, denaro contante ed apparecchiature tecnologiche (rubate anche alcune autovetture utilizzate per le fughe e gli spostamenti) per un totale di circa 250.000 Euro di danni.
12 ottobre (Nucleo Investigativo Bolzano, Compagnie Bolzano e Merano)
A Tesimo, arresto in flagranza di un 49enne ligure con precedenti penali, trovato in possesso di 2 pistole cariche ed arnesi da scasso. Nel corso delle perquisizioni eseguite a Merano in alcuni garages nella sua disponibilità, i militari hanno sequestrato ben 17 pistole, quasi tutte di provenienza furtiva, 600 cartucce, arnesi da scasso e materiali tattici, oltre ad una lunga serie di oggetti e preziosi monili rubati.
04 novembre (N.O.R. Brunico)
A Brunico, arresto in flagranza di un 56enne pregiudicato del luogo, trovato in possesso di circa gr. 850 di hashish, occultati sotto il passaruota del proprio camper.
12 novembre (Sezione Anticrimine del R.O.S. di Trento e Comando Provinciale di Bolzano)
A Merano, Bolzano e Renon, oltre che in Svizzera, Norvegia, Finlandia e Regno Unito, arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare di 17 persone (16 curdi e 1 kossovaro) accusate di far parte di un’associazione terroristica internazionale jihadista. L’indagine “JWEB”, durata oltre 4 anni, è stata condotta dai Carabinieri della Sezione Anticrimine del R.O.S. di Trento ed ha portato allo smantellamento di una cellula di un’organizzazione che aveva il proprio vertice in Norvegia ed era suddivisa in più articolazioni, fra le quali una grossa importanza l’aveva propria quella stanziata in Alto Adige.
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