Sono sul piede di guerra i sindacati trentini della sanità, che hanno bocciato il piano di riorganizzazione messo a punto dalla Provincia di Trento in accordo con l’azienda sanitaria dopo l’entrata in vigore dell’obbligo di riposo dei medici di 11 ore tra un turno e l’altro. L’argomento, come noto, è stato al centro di un incontro tra l’assessore Zeni e il direttore dell’azienda sanitaria Flor. Il piano di riorganizzazione prevede l’accentramento su Trento e Rovereto delle urgenze notturne negli ospedali periferici così come i parti. Da Arco, Tione, Borgo e Cavelese le mamme e i pazienti in codice rosso saranno trasferiti nei due ospedali centrali dalle 20 alle 8 del mattino. La stessa organizzazione verrà adottata per le partorienti anche di sabato e domenica. Prevista anche una parziale rimodulzione degli orari degli ambulatori al fine di gravare meno sui medici, in vista, fanno sapere dalla Provincia, nuove assunzioni tra gli anestesisti.
Critico Ettore Tabarelli della Uil sanità: