Non sembrano emergere responsabilità colpose da parte di soggetti pubblici in relazione al grave incidente avvenuto nella zona di Campodazzo a nord di Bolzano due anni fa. Come si ricorderà due persone persero la vita precipitando in auto nel letto del fiume Isarco scendendo lungo una strada interpoderale che collega un ristorante rustico alla strada statale. Le vittime furono Alessandro Conti, 23 anni di Cavalese e la sua collega Giulia Valentini, 28 anni di Baselga di Pinè, che si trovava alla guida dell’auto. Entrambi avevano appena partecipato ad una cena aziendale. Il professor Raffele Mauro, perito scelto dal giudice Walter Pelino, ha confermato che la strada – pur essendo pericolosa in quanto priva di protezioni nei punti esposti – risulta a norma in quanto si tratta di un’arteria interpoderale sulla quale si deve transitare a passo d’uomo. Il Comune di Fiè, dunque, non avrebbe avuto alcun obbligo giuridico di installare dei guard rail di protezione. La posizione dei tre indagati, tra cui il sindaco di Fiè, è dunque destinata ad alleggerirsi. (mda)
Ascolta l’intervista all’avvocato difensore Alessandro Tonon