L’attività della Questura di Bolzano è sempre diretta, in maniera incessante, alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, qualsiasi siano le manifestazioni in cui questi si perpetrino: una tipologia poco visibile ma che colpisce in maniera importante gli affari dei commercianti riguarda proprio i taccheggi come dimostra l’operazione condotta ieri da personale della Squadra Mobile: infatti, nella giornata di ieri, la Sezione Specializzata al contrasto al crimine diffuso della effettuava una perquisizione domiciliare a casa di una marocchina di 33 anni, con precedenti di polizia e residente a Bolzano, delegata per il furto di alcuni apparecchi elettronici, avvenuto in un negozio del meranese, qualche giorno prima.
Grande è stata la sorpresa degli operatori quando, all’interno della cantina di pertinenza dell’appartamento della marocchina, in tre borsoni, già pronti per essere spediti al di fuori dei confini nazionali erano stipati oltre 400 capi di abbigliamento, gran parte dei quali con ancora presente l’etichetta del prezzo e il codice a barre.
La tipologia della merce, tutta di marche molto note e vendute in diversi rinomati negozi della città (valore 30 mila euro), era la più varia: in gran parte vestiti (forte la presenza di capi per bambini) ma anche profumi, piumini, scarpe, alcuni gioielli e perfino un tablet per bambini.
Già nella giornata di oggi sono stati contattati alcuni commercianti che hanno riconosciuto la propria merce come rubata nei giorni scorsi dall’interno dei loro esercizi.
Tutta la merce è stata sequestrata in attesa di essere riconsegnata ai legittimi proprietari: la marocchina. R.K. è stata denunciata all’autorità giudiziaria per ricettazione.