Oltre 3.000 tra fiale, compresse e flaconi di farmaci dopanti sono state sequestrate dai carabinieri del Nas di Trento che hanno effettuato una ventina di perquisizioni nei confronti di alcuni body builder frequentatori di palestre del Trentino ed assuntori di sostanze anabolizzanti. Sei persone sono state denunciate per associazione per delinquere finalizzata all’importazione e distribuzione di medicinali anabolizzanti. Le sostanze farmacologiche, sequestrate assieme a documentazione ed apparati informatici utilizzati per l’attività illecita – hanno scoperto i carabinieri – contengono pericolosi principi attivi (alcuni ad uso veterinario) quali gonadotropina, ormone della crescita, stanozololo, nandrolone, testosterone e tamoxifene. Il loro valore complessivo sul mercato illegale è di circa 250.000 euro. L’operazione, denominata ‘Farmalake’, è giunta a conclusione di indagini avviate nell’estate del 2014, coordinate dal procuratore capo di Trento, Giuseppe Amato, e dal sostituto procuratore Davide Ognibene, e collegate ad altre indagini per il contrasto del fenomeno del doping per il quale il Nas trentino, sotto la direzione della stessa Procura, negli ultimi anni ha arrestato 31 persone e sequestrato migliaia di confezioni di sostanze anabolizzanti. La maggior parte dei farmaci, risultati provenienti da Macedonia, Moldavia ed Egitto, in parte – secondo gli inquirenti – erano importati dagli indagati sia direttamente che attraverso siti internet specifici, mentre in Trentino venivano procacciati sfruttando la compiacenza di alcuni farmacisti che li cedevano senza esigenza terapeutica e pertanto al di fuori dei canali ufficiali, cioè senza la prescrizione del medico, per distribuirli ai propri clienti.