Continua l’esodo di macchinisti e controllori che si licenziano da Trentino Trasporti per andare a lavorare con altre aziende del trasporto pubblico e privato. A denunciare il fenomeno che sarebbe già in corso da parecchi mesi la Uil Trasporti di Trento. Il solo modo di fermare questo esodo di massa , si legge in una nota, è quello di migliorare i turni e sbloccare la delibera 223 che di fatto blocca la contrattazione e, di conseguenza, la possibilità di aumentare gli stipendi. (mda)
Ascolta l’intervista a Nicola Petrolli, segretario della Uil trasporti