Con una storica sentenza depositata nelle ultime ore la Corte dei Conti d’Appello, ha condannato l’allora Presidente della Provincia di Bolzano e assessore alle foreste Luis Durnwalder e l’ex direttore dell’ufficio caccia e pesca della medesima Provincia Heinrich Erhard, per aver emanato per anni decine di decreti che consentivano ai cacciatori altoatesini l’uccisione di migliaia di animali selvatici protetti dalle norme europee e nazionali. Decreti regolarmente impugnati dalla LAV avanti al TAR, e da questo puntualmente sospesi per grave carenza di istruttoria e motivazione. La condotta illegittima, reiterata più volte, ha prodotto un danno economico alle casse dell’Amministrazione Provinciale di Bolzano e quindi ai cittadini, oggi riconosciuto dalla Corte dei Conti in oltre 1 milione di euro. Sia Luis Durnwalder che Heinrich Erhard sono stati infatti condannati al pagamento di 568.125 euro a testa a favore dello Stato: un risultato senza precedenti che riconosce, per la prima volta in Italia, il danno erariale causato da un’amministrazione pubblica che a più riprese ha proposto e approvato decreti di autorizzazione all’uccisione di animali di specie protette – come marmotte e stambecchi – incurante delle costanti bocciature della Giustizia amministrativa. Un fatto, quello della reiterata adozione di atti affetti dalle medesime carenze istruttorio-motivazionali, che già la condanna di primo grado definiva come integrante gli estremi di colpa grave a carico degli imputati.
Ascolta l’intervista all’avvocato della Lav Mauro De Pascalis